con Coro da Camera di Varese diretto da Gabriele Conti
"Dov'è la vita che abbiamo perduto vivendo?"
Davanti alla tragica situazione sociale, all'apatia e alla noia con cui frequentemente trascorre l'esistenza, si eleva il grido di domanda universale emblematicamente affidato da Eliot a cori di lavoratori, operai e disoccupati a cui fa da contrappunto la voce della Straniera: la Chiesa. Il poema, destinato alla rappresentazione e composto negli anni Trenta per sostenere la costruzione di parrocchie nei quartieri popolari londinesi, si rivela oggi eccezionalmente attuale, ponendo a tema la desolazione, la vita senza significato ultimo e il destino della Storia e della Chiesa nel mondo.
Illustre ed eclettico performer della scena italiana, Giorgio Albertazzi incontra per noi il testo dal quale prende le mosse la quinta edizione di Tra Sacro e Sacro Monte.